È proprio nei piccoli ambienti che la sfida è più dura. Perché piccolo non sempre si traduce in semplice, anzi, spesso è necessario trovare soluzioni che consentano di ottimizzare ancora meglio gli spazi, non solo in termini architettonici ma anche di arredo. E questo il caso di Filippo che ha affidato a MASA building lab, la ristrutturazione del suo bilocale di Milano, in zona Isola.

Qual è stato il processo decisionale che ti ha fatto scegliere come partner di ristrutturazione del tuo immobile MASA building lab piuttosto che un altro attore?

Prima di tutto il fatto di aver potuto visionare dei lavori che MASA aveva realizzato in passato, dove si evidenziava non solo l’accuratezza delle soluzioni ma anche la flessibilità nell’approccio. In due parole, le diverse opere realizzate erano moderne ed estremamente funzionali. C’era come un filo conduttore che legava la progettazione alla realizzazione dell’immobile fino alla scelta degli arredi interni. Ad ogni immobile visionato sembrava che fosse stato costruito un abito su misura, nulla era lasciato al caso. Questa cura di ogni dettaglio mi ha colpito molto.

C’è qualche altro elemento che ti ha convinto nella tua scelta?

Senza dubbio il fattore chiave è stato che MASA, su sua iniziativa, ha deciso di presentarmi, insieme alla quotazione, l’idea di finitura interna e di arredo, pur non avendola chiesta in fase di preventivo. Questo mi ha permesso di associare un valore economico a qualcosa di visivamente concreto, non solo nella sua resa finale, ma anche ad esempio nelle soluzioni dei materiali proposti. Infine mi sono sentito molto rassicurato dal fatto che, scegliendo come partner MASA, avessi un unico soggetto a gestire tutto il processo di ristrutturazione, dall’impiantistica elettrica a quella idraulica, alle murature fino alla scelta degli arredi.

Come è stato il rapporto con il tuo partner nel processo di ristrutturazione?

Sarà forse un po’ banale, ma ho vissuto tutto l’iter in maniera totalmente fluida. Nel senso che, sebbene fossi costantemente informato dello stato dell’arte e tempestivamente avvisato in caso di problematiche con soluzioni efficaci a risolverle, io non mi sono mai dovuto preoccupare di nulla. Era come essere accompagnato in ogni mia scelta con attenzione e cura per ciò che si stava costruendo. Inoltre ho notato anche una grande onestà e immediatezza nel segnalare eventuali extra budget che sono stati evidenziati prima di procedere nelle spese, fornendo, anche in questo caso, opzioni alternative di costo. Insomma, ogni soluzione è sempre stata pensata insieme al problema.

Veniamo al risultato, era come te lo aspettavi?

Per certi versi il risultato finale è stato superiore alle aspettative. Se da una parte la resa finale era esteticamente bella come me la immaginavo, ciò che mi ha stupito è stato ad esempio la gestione del cantiere, la pulizia di ogni intervento e la consegna nei tempi accordati, che per me era essenziale.  Anche questi sono fattori determinanti nella costruzione del risultato finale e che a volte vengono messi in secondo piano, come mi è successo in esperienze passate.

Immagino però che un partner così abbia un costo più alto?

Dipende da che prospettiva si guarda quel costo. Perché nella somma del totale su carta effettivamente il prezzo può essere più elevato di altri competitor, ma se si fa una valutazione in termini di resa finale, dovuta ai materiali scelti, alla tempestività delle soluzioni adoperate, al rispetto delle tempistiche accordate, senza dimenticare la fluidità del processo di ristrutturazione ad ogni suo livello, allora si ha la percezione di aver risparmiato o quanto meno di aver avuto indietro quanto adeguatamente pagato. Inoltre un altro valore aggiunto fornito da MASA è l’assistenza, non solo durante l’esecuzione, ma anche dopo i lavori in caso emergano problematiche.

In due parole, come definiresti MASA building lab?

Mi verrebbe da fare una similitudine con il direttore d’orchestra. Aver affidato questa ristrutturazione a Gilberto Rota e al team MASA è come aver avuto un ottimo direttore d’orchestra in grado di orchestrare a ritmo tutte le fasi del processo. E il risultato per me è stato una casa in “sinfonia” con le mie esigenze.

Ed ora come è vivere nella tua nuova casa?

Confortevole. Mi ha migliorato la vita. Infatti in un ambiente come il mio, data la dimensione ridotta, era essenziale fare scelte che ottimizzassero gli spazi in maniera intelligente. Credo che non ci sia nulla di peggio che avere delle aspettative su una casa in cui hai proiettato tanti desideri, entrarci e sentirti costantemente fuori posto, anche se esteticamente interessante. In questo invece devo dire che la mia abitazione non solo è stilisticamente innovativa ma anche confortevole nella sua quotidianità.